Mimmo Rotella, Catanzaro, 1918 - Milano, 2006.

Conclusa la scuola media si sposta a Napoli nel 1933 per intraprendere gli studi artistici, nel 1941, si trasferisce a Roma e poi viene richiamato alle armi, nel '44 lascia l'esercito ed ottiene il diploma al Liceo Artistico di Napoli. Tra il 1944 e il 1945 insegna Disegno a Catanzaro. Nel 1945 è nuovamente a Roma e, dopo gli inizi figurativi e le prime sperimentazioni, inizia a dipingere quadri neo-geometrici. Inizia nel 1947 a partecipare alle esposizioni, si dedica ad esperimenti di poesia fonetica, che denomina epistaltica. Nel 1951 ha un primo contatto con l'arte francese esponendo a Parigi al Salon des Réalités Nouvelles. Tra il 1951 ed il 1952, ottiene l'assegnazione di una borsa di studio da parte della Fullbright Foundation, che gli permette di recarsi negli Stati Uniti in qualità di "Artist in Residence", all'Università di Kansas City. Realizza la seconda personale alla Rockhill Nelson Gallery di Kansas City. Negli Stati Uniti ha l'opportunità di conoscere i rappresentanti delle nuove correnti artistiche: Robert Rauschenberg, Oldenburg, Twombly, Jackson Pollock e Yves Klein. Nel 1953, soffre di una crisi, durante la quale interrompe la produzione pittorica. Ormai convinto che non ci sia più niente da fare di nuovo nell'arte, ha improvvisamente quella che egli definisce "illuminazione Zen": la scoperta del manifesto pubblicitario come espressione artistica della città e da vita al decollage. Nel 1955, a Roma, nella mostra "Esposizione d'arte attuale", espone per la prima volta il 'manifesto lacerato' e adotta il collage dei cubisti contaminandolo con la matrice dadaista del ready made. I primi riconoscimenti arrivano nel 1956 con il Premio Graziano e nel 1957 con il Premio Battistoni e della Pubblica Istruzione. Con la serie Cinecittà, del 1958, seleziona figure e volti delle pubblicità cinematografiche orientando la produzione verso opere di tipo maggiormente figurativo. Di notte, strappa non solo manifesti, ma anche pezzi di lamiera dalle intelaiature delle zone d'affissione del Comune di Roma.La curiosità del pubblico per le stravaganze dell'artista, si concretizza nel 1960 con la realizzazione, ad opera di Enzo Nasso, di un cortometraggio dedicato ai Pittori arrabbiati, del quale Rotella cura il commento sonoro.Sempre nel 1960 aderisce al Nouveau Réalisme (anche se non ne firma il manifesto), teorico del quale è Pierre Restany e che riunisce, fra gli altri, Klein, Spoerri, Tinguely, César, Arman e Christo. La Pop Art e l'Espressionismo astratto americani, assieme all'Informale ed alle ricerche spaziali e materiche che in quegli anni Lucio Fontana e Alberto Burri stanno svolgendo in Italia, giocano un ruolo di rilievo nell'orientamento di Rotella. Nel 1975 incide il primo disco di poesie fonetiche, si trasferisce a Milano e a Milano (1980), negli anni ottanta elabora le "blanks" o coperture d'affiches. Nel 1977 partecipa alla Cooperarte, una cooperativa di artisti "che cercava di esplorare nuove forme di rapporto e di confronto con il pubblico". Nel 1990 partecipa al Centre Pompidou di Parigi alla mostra "Art et Pub" e al Museum of Modern Art di New York all'esposizione "High and Low". Si sposa nel 1991 con la russa Inna Agarounova, che nel 1993 mette alla luce Asya. Riceve nel 1992 dal Ministro della Cultura francese il titolo di Officiel des arts et des Lettres. Nel 1997 si interessa alla pittura digitale, patrocina "Digipainting" la prima grande mostra internazionale sul Digitalismo. In quell'occasione contribuisce a formare il "manifesto del digitalismo", che contesta l'unicità dell'opera d'arte. Espone al Guggenheim Museum di New York nel 1994 con "Italian Metamorphosis", poi al Centre Pompidou nel 1996 in "Face à l'Histoire", e nel 1996 al Museum of Contemporary Art di Los Angeles. Nel 2000 fonda la Fondazione Mimmo Rotella. Al MUCA di Los Angeles realizza "Halls of Mirrors", esportata in tutto il mondo, dedicata al cinema di Federico Fellini. Al Museo Santa Barbara di Mammola (RC) ha donato numerose opere.